Maria Santissima dei Bisognosi e la devozione di Ugo della Stufa (1823)

Nel libro dei Partiti della SS. Annunziata di Firenze si legge:

“A dì 24 luglio 1823
In occasione dell’elezione degli ufiziali il molto reverendo padre maestro Girolamo Pichi priore propose che essendosi stata fatta premurosa istanza dal signor marchese Ugo Stufa, famiglia insigne benefattrice della nostra religione, di collocare in qualche cappella della nostra chiesa un’immagine di Maria Santissima sotto il titolo de’ Bisognosi per ivi formarne una congregazione, e che avendogli detto padre priore risposto non potersi accordare tal richiesta per esservi nella nostra chiesa tre immagini di Maria Santissima in molta venerazione, detto signore lo aveva pregato a indicargli un luogo ove poterla collocare, e a tal richiesta avergli proposto la cappella gentilizia de’ signori Pucci sotto di titolo di S. Bastiano, avvertendolo nel tempo stesso esser necessario l’assenso de’ detti signori Pucci; quale assenso era necessario che da detto signor Ugo Stufa fosse richiesto. Contento di tal progetto lo pregò che intanto richiedesse il parere de’ padri, il che fu fatto il 24 di luglio dopo l’elezione degli ufiziali. E girato il partito restò ammessa la petizione del signor marchese Ugo Stufa per parte de’ padri con voti 8 favorevoli, e sei contrari, essendo i vocali divenuti quattordici per esser venuto male al padre Giovanni Piccardi, con condizione che nel detto oratorio non si facessero funzioni nel tempo delle funzioni di chiesa”.

Dell’interessante immagine ricordata nel partito e del progetto di congregazione, non ci sono altre notizie o almeno chi scrive non ne ha trovate. Restano pertanto delle (semplici) domande senza risposta: innanzitutto, fu un’immagine originale, dipinta all’epoca? Venne poi collocata nell’oratorio di San Sebastiano, almeno per qualche tempo? Comunque, oggi dove si trova?
Certamente, se tale opera d’arte fosse classificata in qualche inventario, delle informazioni in più potrebbero venire alla luce. Inoltre l’iconografia di Maria “dei Bisognosi”, con la mano tesa verso chi guarda, non è frequente. È molto venerata nel santuario omonimo di Pereta (sec. VII) sulle pendici del monte Serrasecca nei Simbruini (L’Aquila).
Luogo di preghiera, prima di eremiti, poi di frati, l’immagine antichissima in legno di origine spagnola che conserva, è chiamata con questo nome ed è stata visitata con devozione da santi, papi e cardinali, prodighi di doni ed indulgenze.
Forse, viene il dubbio, era proprio questa l’immagine proposta (in copia) ai padri dell’Annunziata?
Dal ricordo si vede anche come il suo promotore, Ugo della Stufa († 1835), che allora abitava con la moglie Agnese Fontebuoni (1796) e la famiglia nel palazzo di piazza di San Lorenzo, fosse orgoglioso della sua casata e della secolare relazione con l’ordine dei Servi di Maria: Lotteringo della Stufa fu priore generale dell’ordine († 1300); e un aiuto a Montesenario si concretizzò nel secolo XV.
La sua istanza del 1823 però era irrealizzabile e in modo elegante i padri la negarono senza offendere ...

Madre dei Bisognosi in latino è “Mater egenorum”, che è anche l’inizio di un epitaffio di Ermanno il Contratto (autore della Salve Regina) scritto per la madre contessa Hiltrud nel 1052. Questi i primi versi:

Mater egenorum, spes auxiliumque suorum,
Hoc Hiltrud tumulo debita reddit humo;
Quæ præpollentes generosa stirpe parentes
Nobilitans, claris extulerat studiis,
Atque colens castam reverenter monogamiam
Vixit divinis prona ministeriis ...

Madre dei bisognosi, speranza e aiuto dei suoi, | in questo tumulo Hiltrud rende ciò che è dovuto alla terra; | ella, migliorando, celebrò con preclaro zelo i potenti e nobili genitori,| e coltivando riverentemente la casta monogamia,|visse inclinata al servizio divino ...

Paola Ircani Menichini, 4 novembre 2022.
Tutti i diritti riservati.




L'articolo
in «pdf»